Oderzo – La Piazza del Mercato da più di 3 mila anni

Sapevi che Oderzo è una delle città più antiche del Triveneto?

Fondata intorno all’XI secolo a.C. è stata costruita dai Paleoveneti, i quali la chiamavano Opterg, che in lingua venetica significa “Piazza del mercato”.

Sapevi che la Romanizzazione di Oderzo è stata pacifica?

Testimonianza della pacifica convivenza tra i Romani e i veneti da Opterg fu la realizzazione nel 148 a.C. della via Postumia, importante via di comunicazione che collegava Genova ad Aquileia attraversando tutta la pianura padana: i veneti accettarono che la strada attraversasse il proprio territorio, passando anche per Oderzo. Oggi, la Postumia è la strada regionale 53 che comincia a Vicenza dove finisce il viale Trieste e diventa strada extraurbana che finisce a Portogruaro dove diventa viale Treviso.

La costruzione e il passaggio della Postumia per Opterg accellerò l’integrazione della città, il cui nome verrà latinizzato in Opitergium, e grazie al primo Opitergino conosciuto a posteriori diventerà municipio Romano.

Chi è stato il primo Opitergino, anzi Veneto, conosciuto nei registri storici?

Si chiamava Gaius Volteius Capito (latino Gaius Volteius Capito) (… – Fiume, 49 a.C.) ed è stato un centurione romano. Lui è il più antico veneto di cui si conosce il nome e almeno in parte la vita, battendo per pochi anni il padovano Tito Livio. Lui diventerà un importantissimo elemento nella trasformazione di Opterg a Opitergium come municipio romano.

L’unica memoria di Capitone giunta fino ai nostri giorni si riferisce all’ episodio avvenuto durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, che si concluderà con la sua morte.

I registri raccontano che un gruppo di soldati si trovavano in Dalmazia a servizio di Gaio Antonio a combattere con i Cesariani contro i Pompeiani, quando si trovarono bloccati in un’isola della costa dalmata circondata dai nemici. Stanchi e affamati decisero di tentare la fuga in mare costruendo tre grandi zattere. I Pompeiani, accortisi della manovra, tesero tra gli scogli delle robuste corde sott’acqua per impedirlo. Due zattere riuscirono a scappare, mentre la terza, dove erano imbarcati mille Opitergini al comando di Capitone, finì in trappola dove venne subito accerchiata dai nemici.

Durante la notte, sulla zattera Capitone esortò le truppe a morire piuttosto che cedere alle promesse del nemico che intendeva ottenere la resa in cambio della loro salvezza. E la mattina seguente, dopo aver lungo combattuto, Capitone fu il primo a chiedere e ottenere di essere trafitto. Spinti da questo gesto anche i suoi soldati cominciarono a togliersi la vita a vicenda.

Gli stessi avversari non poterono fare altro che riconoscere l’eroismo di questi soldati, decretandogli l’onore del rogo*.

La storia verrà riportata da Floro, Tito Livio, Lucano e Quintiliano, riprendendola da Cesare che però non la inserirà nel suo De bello civili, in quanto probabilmente ritenuta troppo umiliante essendo riferito ad una sconfitta, ma ricordandosene, Cesare aumentò di trecento centurie il territorio di Opitergium, affidandole ai veterani, e elevò gli Opitergini allo status di cittadini romani.

*Anche conosciuta come pira funeraria.

Sai quando è stato lo splendore di Oderzo?

Dopo questo evento iniziò il periodo di massimo splendore della città che durerà per tutto il primo secolo d.C.: diventando così una delle più importanti città nel nord-est italiano, arrivando quasi a cinquantamila abitanti. Fu a capo di un territorio che comprendeva la zona del Veneto orientale dalla laguna, all’epoca chiamata laguna opitergina, fino alle montagne del Cansiglio, chiamate da Plinio il Vecchio i monti Opitergini, dal Piave fino al fiume Tagliamento. Si tratta, in pratica, del territorio delle attuali Diocesi di Vittorio Veneto e di Pordenone.

Dopo lo sviluppo della città di Julia Concordia Sagittaria, Opitergium perderà il controllo della zona dell’attuale Friuli tra il fiume Livenza ed il Tagliamento a vantaggio di quest’ultima, città di fondazione romana nelle vicinanze dell’attuale Portogruaro.

Sapevi che il fiume Piave passava per Oderzo?

Prima dell’ anno 589 il fiume Piavon costituiva assieme al Lia un unico affluente del Piave. Rappresentando la più importante via di comunicazione fluviale dell’antica Opitergium fino alla sconvolgente alluvione chiamata Rotta della Cucca del 17 ottobre del 589, quando lo straripamento dell’Adige modificò sostanzialmente il panorama fluviale del basso Veneto e lo trasformò in un modesto corso d’acqua. Il Piave, che anticamente sfociava assieme al Sile nei pressi dell’antica Heraclia, spostò il proprio corso a sud, 8 chilometri da Oderzo.

Sapevi che il mercato del mercoledì mattina ha quasi ottocento anni?

Secondo wikipedia, il mercato all’aperto di Oderzo è presente in città dal 1233. Da allora, non importa se piove, grandina o si muore dal caldo , commercianti di tutti i tipi arrivano il mercoledì mattina in Piazza Grande, in piazza del Foro Boario e nelle vie del centro storico a vendere la propria merce.

Sapevi che il Museo Archeologico di Oderzo è uno dei più antichi d’Italia?

Il Museo civico archeologico “Eno Bellis” è uno dei più vecchi in Italia, fu fondato nel 1876 e prende il nome dall’ultimo podestà di Oderzo. Il museo è stato allestito con un percorso cronologico diviso nelle otto sale che racconta la storia della città, partendo dall’epoca preistorica e Paleoveneta, passando per l’età romana, epoca in cui la città raggiunse il suo massimo splendore, come menzionato qui sopra.

Se vuoi sapere di più della storia di Oderzo, puoi visitare questo museo dove, fino al 31 ottobre di 2021, si tiene la mostra “L’ANIMA DELLE COSE – Riti e corredi dalla necropoli romana di Opitergium”.


Ed è così che Oderzo non è solo pieno di anziani ma è un’anziana stessa e per questo merita tutto il nostro rispetto. È pieno di storia che puoi respirare quando cammini per le sue vie.

Se venite dai dintorni o dall’estero, non perdete l’occasione di visitarla, vi sorprenderà piacevolmente; e se sei in città per affari, sai che puoi sempre venire a lavorare o tenere il tuo meeting qui allo Zoran Hub, primo coworking in Oderzo, la novità di questa antica e interessante cittadina.

Ciao gente!

Bibliografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Oderzo

https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Oderzo

https://it.wikipedia.org/wiki/Gaio_Volteio_Capitone

https://it.wikipedia.org/wiki/Rotta_della_Cucca

Fondazione Oderzo Cultura